lunedì 19 maggio 2014

Di Santo patteggia la pena e torna in libertà

Di Santo patteggia la pena e torna in libertà: potrebbe tornare a fare il sindaco


Finì agli arresti domiciliari con l'accusa di tentata concussione nei confronti dell'imprenditoreche gestiva la mensa scolastica del Comune di Sant'Arpino, di cui è sindaco. Secondo l'accusa, l'ex primo cittadino avrebbe abusato del suo ruolo di pretendendo dall'imprenditore un braccialetto di diamanti del valore di 2-3 mila euro.

Oggi ha patteggiato la pena ed è stata disposta la scarcerazione: Eugenio Di Santo, tecnicamente, potrebbe tornare a fare il primo cittadino.
Stamane il processo davanti al giudice monocratico di Aversa, collegio presieduto da Alberto Maria Picardi. Il giudice ha accolto la richiesta di patteggiamento formulata dai difensori del Di Santo, Giuseppe Stellato e Raffaele Costanzo.




Di Santo e' stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa, subordinata al risarcimento dei danni morali nei confronti delle parti offese, l'imprenditore Francesco Mottola e il Comune di Sant'Arpino, di 2.500 euro, ciascuno entro 30 giorni.

Allo stato attuale, quindi, Di Santo, tecnicamente, secondo i suoi legali, potrebbe riprendere le funzioni di sindaco, non essendovi interdizione dai pubblici uffici. Disposta, come detto, la scarcerazione dagli arresti domiciliari, misura cautelare in cui l'amministratore casertano si trovava fino al momento della celebrazione del processo.




Tratto da Il Mattino 
Testo di 
Mena GRIMALDI

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